La green supply chain, o catena di approvvigionamento sostenibile, rappresenta un approccio integrato che mira a ridurre l’impatto ambientale delle attività logistiche, ottimizzando al contempo l’efficienza operativa. In questo contesto, la logistica svolge un ruolo cruciale nell’implementazione di pratiche sostenibili lungo l’intera catena del valore.
La green supply chain si riferisce all’integrazione di pratiche sostenibili all’interno della gestione tradizionale della catena di approvvigionamento. Questo modello è progettato per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la responsabilità sociale, mantenendo al contempo un elevato livello di efficienza operativa.
La logistica è uno dei settori con il maggior impatto in termini di emissioni di CO₂ e consumo di energia, ma anche uno dei più promettenti in termini di innovazione sostenibile.
Le principali caratteristiche della green supply chain includono:
Le normative ambientali svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare le pratiche delle supply chain, in particolare nel settore logistico. Queste regolamentazioni mirano a ridurre l’impatto ambientale delle attività aziendali e a promuovere una gestione sostenibile delle risorse.
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta una delle più importanti normative europee in materia di sostenibilità, obbligando le grandi aziende e le PMI quotate a rendicontare il loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). La direttiva pone un focus particolare sulla trasparenza lungo l’intera catena del valore, richiedendo alle imprese di monitorare e comunicare le performance di sostenibilità non solo delle proprie attività, ma anche di quelle dei fornitori e partner.
Le principali novità introdotte dalla CSRD includono:
Il recepimento della CSRD in Italia è avvenuto con il decreto legislativo n. 125/2024, che ha fissato le regole operative per la rendicontazione, attribuendo agli amministratori delle società obbligate la responsabilità della conformità.
La CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), complementare alla CSRD, introduce l’obbligo per le aziende di condurre una due diligence approfondita per identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi delle loro operazioni sui diritti umani e sull’ambiente lungo l’intera catena del valore. Le aziende devono adottare misure concrete per:
Mentre la CSRD si focalizza sulla rendicontazione delle pratiche di sostenibilità, la CSDDD obbliga le aziende ad azioni concrete per garantire una condotta sostenibile e rispettosa dei diritti umani. Le due direttive lavorano in sinergia per promuovere una supply chain più trasparente e responsabile.
Oltre alla CSRD e alla CSDDD, altre normative influenzano la supply chain e la logistica:
Queste normative spingono le aziende a integrare considerazioni ambientali nelle loro operazioni logistiche, promuovendo pratiche come la riduzione delle emissioni, l’ottimizzazione dei percorsi di trasporto e l’adozione di tecnologie pulite.
Adottare una supply chain sostenibile non è solo una responsabilità morale ma rappresenta anche un’opportunità strategica per le aziende. I principali benefici includono:
1. Riduzione dei costi operativi: ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre gli sprechi e adottare tecnologie innovative consente alle aziende di ridurre le spese operative.
2. Miglioramento dell’immagine aziendale: i consumatori sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali. Un’azienda che investe nella sostenibilità rafforza la propria reputazione e fidelizza i clienti.
3. Conformità alle normative: l’adozione di pratiche sostenibili consente di rispettare le normative ambientali sempre più stringenti, evitando sanzioni e migliorando l’accesso a mercati regolamentati.
4. Innovazione e competitività: la green supply chain stimola lo sviluppo di nuovi prodotti e processi che migliorano l’efficienza e offrono un vantaggio competitivo.
La logistica è il cuore pulsante della supply chain e svolge un ruolo chiave nella riduzione dell’impatto ambientale. Attraverso tecnologie avanzate, pianificazione intelligente e l’adozione di veicoli ecologici, è possibile rendere il trasporto e la distribuzione più sostenibili. Vediamo come.
L’utilizzo di software avanzati per la pianificazione dei percorsi consente di ridurre le distanze percorse, diminuendo il consumo di carburante e le emissioni di CO₂. Questo approccio migliora l’efficienza operativa e riduce i costi associati al trasporto.
L’adozione di veicoli Euro 6 rappresenta oggi la soluzione più avanzata per ridurre l’impatto ambientale nel trasporto su lunga percorrenza. Questi mezzi permettono di abbattere le emissioni di CO₂ e ossidi di azoto (NOx) senza compromettere autonomia, affidabilità e capacità di carico. L’uso di carburanti più puliti e strategie di riduzione degli sprechi contribuiscono ulteriormente alla sostenibilità del trasporto.
I pneumatici a bassa resistenza al rotolamento sono progettati per ridurre la dissipazione di energia durante il movimento del veicolo. Una riduzione della resistenza al rotolamento del 6% può comportare una diminuzione del consumo di carburante dell’1%, contribuendo così alla sostenibilità complessiva.
Integrare diversi mezzi di trasporto, come strada, ferrovia e mare, permette di scegliere le soluzioni più ecologiche per ogni tratta, riducendo l’impronta ecologica complessiva. Questo approccio ottimizza l’efficienza dei trasporti e minimizza l’impatto ambientale.
L’implementazione di magazzini alimentati da energie rinnovabili e dotati di sistemi di automazione avanzata contribuisce a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre i consumi. Queste strutture supportano la sostenibilità operativa e riducono i costi a lungo termine.
La gestione del ritorno dei prodotti per il riutilizzo o il riciclo è essenziale per chiudere il ciclo della green supply chain, minimizzando gli sprechi e promuovendo l’economia circolare. Questo processo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti a fine vita.
General Trasporti si distingue come un’azienda all’avanguardia nell’adozione di pratiche di trasporto sostenibile. Grazie a un impegno costante nell’innovazione e alla scelta di soluzioni a basso impatto ambientale, l’azienda ha ottenuto risultati concreti nella riduzione delle emissioni e nell’ottimizzazione dei servizi di trasporto.
General Trasporti ha adottato un Sistema di Gestione Integrato conforme alle norme UNI EN ISO, volto a garantire il funzionamento efficiente dei processi aziendali, la qualità del servizio e il rispetto dei requisiti normativi. L’azienda monitora costantemente le proprie attività per individuare aree di miglioramento e raggiungere elevati standard di efficienza e performance.
General Trasporti ha ottenuto importanti certificazioni che testimoniano il suo impegno per la sostenibilità e l’efficienza:
General Trasporti aderisce volontariamente al Regolamento EMAS, certificazione europea che mira a promuovere una gestione più razionale degli aspetti ambientali dell’azienda. Questo sistema garantisce trasparenza nei confronti di istituzioni e pubblico, favorisce il coinvolgimento dei dipendenti e guida il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
General Trasporti è certificata SA8000, standard internazionale che attesta il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle regole sull’etica del lavoro, in linea con i più importanti principi internazionali per la tutela dei diritti umani e delle condizioni lavorative.
L’azienda ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D.Lgs. 231/01, strumento fondamentale per garantire trasparenza, integrità e responsabilità aziendale, prevenendo reati e assicurando il rispetto delle normative in materia di governance.
Grazie a queste certificazioni, General Trasporti si posiziona come un’azienda all’avanguardia nel settore del trasporto, capace di coniugare efficienza, sicurezza e sostenibilità, consolidando la propria reputazione come partner affidabile per clienti e stakeholder.
Flotta rinnovata e riduzione delle emissioni:
General Trasporti ha recentemente rinnovato completamente il proprio parco mezzi: oggi, tutti i veicoli sono Euro 6, la classe più avanzata in termini di riduzione delle emissioni. Questi mezzi riescono a combinare prestazioni migliorate in termini di impatto ambientale con le esigenze delle lunghe percorrenze, garantendo un equilibrio tra sostenibilità ed efficienza operativa. Grazie a questa scelta strategica, l’azienda è in grado di risparmiare 1.800.000 kg di CO₂ all’anno, contribuendo in modo significativo alla sostenibilità del settore dei trasporti.
Ottimizzazione dei trasporti:
l’azienda utilizza software avanzati per la pianificazione dei percorsi, riducendo al minimo i chilometri percorsi a vuoto. Questo approccio consente di abbattere ulteriormente le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi, offrendo un servizio di trasporto sempre più sostenibile.
Manutenzione costante per massimizzare la sostenibilità:
Grazie a queste iniziative, General Trasporti non solo migliora la propria efficienza operativa, ma si afferma come un punto di riferimento per un trasporto più sostenibile e responsabile, anticipando le normative e rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla riduzione dell’impatto ambientale.
La green supply chain non è più un’opzione ma una necessità per le aziende che vogliono essere competitive in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità. L’implementazione di pratiche logistiche sostenibili, supportata da normative come la CSRD, non solo riduce l’impatto ambientale ma rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza operativa e la reputazione aziendale.
General Trasporti dimostra che è possibile adottare soluzioni innovative e sostenibili lungo l’intera catena del valore, anticipando le normative e soddisfacendo le aspettative di clienti e stakeholder. Con l’adozione di strategie mirate, le aziende possono diventare protagoniste di un futuro più verde e responsabile.
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