

Con la nuova legge di bilancio, il meccanismo dell’inversione contabile IVA si estende anche a molte attività di trasporto, movimentazione e subappalto.
Le imprese devono quindi comprendere quando si applica il reverse charge nei trasporti, come funziona il regime transitorio e quali operazioni rientrano nel nuovo sistema.
Questo articolo spiega in modo chiaro cosa prevede la normativa aggiornata, come gestire correttamente la fatturazione e quali accorgimenti adottare per operare in regola nel settore trasporti e logistica.
La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) ha modificato il comma 6 dell’articolo 17 del D.P.R. 633/1972 per estendere il meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) anche a prestazioni rese nell’ambito di servizi di trasporto, movimentazione merci e logistica. In particolare:
L’obiettivo è contrastare le frodi IVA e semplificare la gestione fiscale nelle filiere con più livelli di appalti e subappalti. Tuttavia, l’entrata in vigore piena della misura resta subordinata all’autorizzazione dell’Unione Europea (art. 395 Direttiva 2006/112/CE).
Fino a quel momento si applica un regime transitorio opzionale, che consente di adottare fin da subito un sistema simile al reverse charge, in modo sperimentale e volontario.
Il regime transitorio del reverse charge nei trasporti consente a committente e prestatore di scegliere chi versa l’IVA.
Nel dettaglio:
Il prestatore rimane responsabile in solido con il committente per l’imposta, ma la gestione del pagamento passa di fatto al cliente.
Questo sistema, sebbene opzionale, anticipa l’applicazione definitiva del reverse charge trasporto merci, permettendo alle aziende di adeguarsi gradualmente al nuovo scenario fiscale.
L’applicazione del reverse charge nel settore dei trasporti comporta cambiamenti pratici per imprese e committenti:
Per i propri clienti, General Trasporti offre assistenza nella gestione amministrativa legata al trasporto merci e alla logistica, fornendo informazioni aggiornate sulle novità fiscali e sulle corrette modalità di fatturazione previste dal nuovo reverse charge nei trasporti.
Grazie a un’esperienza consolidata nel trasporto merci nazionale, l’azienda aiuta le imprese a pianificare in modo efficiente le proprie attività logistiche e a rispettare le disposizioni normative in vigore. Affidarsi a un operatore organizzato come General Trasporti significa ridurre i margini d’errore, garantendo trasparenza e tracciabilità in ogni fase del servizio.
Un’impresa di logistica (committente) affida a un subappaltatore il trasporto e la movimentazione di merci. Se le parti optano per il regime transitorio:
Questa modalità consente di operare in regime “anticipato” rispetto all’entrata in vigore definitiva del reverse charge nel settore trasporti e logistica.
Le attività che rientrano nel perimetro del reverse charge trasporti e logistica includono:
È importante notare che l’ambito applicativo è stato ristretto rispetto a proposte precedenti: l’attenzione è puntata sulle imprese che operano nel trasporto, nella logistica e nella movimentazione merci, non genericamente su tutti i servizi.
Il reverse charge non trova applicazione in tutti i casi. Ecco alcune situazioni in cui non si applica:
In questi casi occorre applicare l’IVA “normalmente”, seguendo le regole ordinarie per la fatturazione del trasporto merci e dei servizi di logistica.
In conclusione, il reverse charge trasporti 2025 rappresenta un cambiamento importante per tutto il comparto della logistica.
Sia i fornitori di servizi di trasporto sia le aziende committenti devono adattarsi al nuovo sistema di gestione dell’IVA, approfittando del regime transitorio per prepararsi in anticipo.
General Trasporti continuerà a informare e supportare i propri clienti su questi aggiornamenti, offrendo servizi di trasporto e consulenza operativa sempre allineati alla normativa vigente.
RICHIEDI PREVENTIVO